domenica 14 ottobre 2007

Le nuove tecnologie nel contesto sociale-scolastico.

L’espansione e l’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ITC - Information and Comunicatin Tecnology) consente oggi di veicolare informazioni con modalità e tempi una volta impensabili, cambiando radicalmente il nostro modo di vivere, di lavorare e di apprendere.

L’ultima indagine ISTAT relativa all’uso del PC da parte dei giovani, condotta nell’arco di tre anni (2003 - 2006), ha rilevato un picco di utilizzo del personal computer tra gli 11 e i 19 anni (oltre il 75%). Nel 2006 ha usato il personal computer il 41,4% delle persone dai 3 anni in poi e il 34,1% delle persone dai 6 anni in poi naviga su Internet (nel 2003 erano rispettivamente il 39,2% e il 30,3%). L’incremento nell’uso delle nuove tecnologie risulta quindi in costante aumento già a partire dalle prime fasce di età, come ci suggeriscono i dati statistici forniti da queste ricerche.



A fronte di questa importante evoluzione tecnologica nel sociale, mi sono chiesto quali progetti abbia attuato il nostro sistema educativo per “stare al passo con i tempi” e per rispondere in maniera più adeguata alle nuove dinamiche sociali.
A chi, come me, opera da poco in ambito educativo, risulta quindi spontaneo porsi il seguente quesito: "la scuola di oggi è in grado di acquisire ed impiegare i nuovi strumenti 'interattivi' come base per l'apprendimento?"

Dopo una breve ricerca su internet ho scoperto che, già nel periodo 1997-2000, il Ministero dell'Istruzione aveva adottato un Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche (PSTD) finalizzato a porre tutte le istituzioni scolastiche in condizione di elevare la qualità dei processi formativi attraverso l'uso generalizzato delle tecniche e delle tecnologie multimediali (Circolare n.282 del 24 aprile 1997), ponendosi, ai tempi, i seguenti obiettivi:

  • l'educazione degli studenti alla multimedialità e alla comunicazione;

  • il miglioramento dell'efficacia e dell'apprendimento delle discipline;

  • il miglioramento della professionalità dei docenti.

Evidentemente non è facile stabilire se gli effetti sortiti da tale programma abbiano un qualche riscontro con la statistica citata in precedenza, ma la realtà non nega che lo sviluppo delle ITC sta avendo un profondo effetto sul mondo della scuola perchè, come già aveva evidenziato il Ministero in una direttiva del '95, esso può consentire:
  • di avvicinare la scuola alla realtà che sempre più i ragazzi vivono a casa e in altri ambienti, caratterizzata dall'interazione tra parola orale, testi scritti, suoni e immagini;
  • di accrescere l'efficacia del processo di insegnamento/apprendimento, utilizzando il naturale interesse del ragazzo, attivando l'espressione di alcuni ragazzi penalizzati da altri codici e linguaggi, facilitando un lavoro attivo e cooperativo dei ragazzi, nonchè l'articolazione delle attività in modo guidato e documentato nelle diverse dimensioni della classe, del piccolo gruppo di lavoro, nell'apprendimento attivo individuale;

  • di rompere l'isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno e con realtà anche assai distanti utilizzando, in un processo formativo e nell'ambito di una metodologia didattica sperimentata, risorse e informazioni disponibili in rete.
    (Direttiva n. 318 del 4 ottobre 1995)

Indubbia è la validità di tali obiettivi sul piano didattico, ma tenuto conto del rapido cambiamento e dell'incessante evoluzione che stanno avendo le tecnologie della comunicazione multimediale oggi, è evidente la difficoltà del sistema educativo di “stare al passo con i tempi” e di comprendere appieno le potenzialità di utilizzo di tali strumenti, prima che gli stessi siano già soppiantati da nuove scoperte. Si assiste quindi al tentativo della scuola di fornire un costante aggiornamento e una fomazione mirata ad accrescere le competenze informatiche e tecnologiche dei propri docenti.
Analizzando le recenti proposte del Ministero dell'Istruzione in materia di 'innovazione tecnologica', si trova conferma di quanto detto, come per esempio il piano di formazione ForTIC, ovvero
il Piano nazionale di formazione degli insegnanti sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, istituito per la prima volta nel 2005 e nel 2006/2007 nella sua seconda edizione (ForTIC2) .


Il piano di azione formativa
prevede tre diversi percorsi e costituisce l’attuazione del progetto sulle “Attività di formazione inerenti le competenze informatiche e tecnologiche del personale docente della scuola” approvato con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2001.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Interessante, quindi chi utilizza la rete di più in assoluto sono le ragazze di circa 19 anni? E che ci fanno? Chattano con le amiche?

Anonimo ha detto...

Ciao Claudio, bello il tuo blog!
Alberto

Teoldi Roberta ha detto...

Ciao!Se riesco ti mando il commento!!;))) Sei stato bravo perchè sapere chi utilizza il blog è importante. Noi prof ci dobbiamo svegliare!!!Roberta