Questa esperienza si è svolta nell'ambito dell'attività di tirocinio; il modulo che mi era stato proposto di sviluppare è relativo all'algebra logica, conosciuta anche come algebra di Boole.
Questa parte di programma si svolge generalmente all'inizio del terzo anno. Essa introduce lo studio della logica e delle operazioni ad essa connesse, ed ha lo scopo di fornire le basi del ragionamento logico che costituisce il fondamento teorico e pratico di tutti i sistemi automatici presenti in campo industriale
L'argomento mi era sembrato più che mai adeguato ad una trattazione improntata sull'utilizzo degli strumenti multimediali. L'algebra di Boole segue infatti le regole della logica con le variabili binarie e con esse costituisce il cardine sul quale si poggia il funzionamento di tutti i moderni sistemi informatici.
E' noto infatti che le operazioni logiche possono aiutarci a formulare richieste per la ricerca di informazioni all'interno di database e in molti casi è possibile combinare le parole da cercare utilizzando i cosiddetti operatori logici. Anche i moderni motori di ricerca del web funzionano in questo modo. Quale metodo migliore allora per introdurre ed incentivare lo studio di un argomento se non quello di fornire agli allievi un esempio sull'utilizzo pratico delle conoscenze in esso contenute. Spesso le lezioni a scuola sono monotone e noiose perchè propongono contenuti fini a se stessi, per i quali gli allievi non trovano interesse. Basta però fornire alla classe un piccolo spunto, per attirare l'attenzione dei discenti e accrescere in loro l'interesse per qualcosa che può risultare utile anche al di fuori della scuola.
Siamo quindi ancora lontani dalla prospettiva "one head, one PC" verso la quale sono già indirizzati i paesi anglosassoni? Come organizzarsi allora per tentare di andare oltre la lezione frontale?
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