giovedì 22 novembre 2007

Terza lezione

LUOGO: laboratorio di sistemi e automazione;

DURATA: 2,5 ore;

CONTENUTI: Circuiti logici (implementazione e simulazione);

STRUMENTI UTILIZZATI: libro di testo; videoproiettore; simulazione al computer (Pneusim).

L'utilizzo di software per la didattica è sempre accolto con interesse e motivazione da parte degli allievi, esso rappresenta pertanto un elemento in più per favorire l'applicazione agli studi. In particolare molte materie tecniche si prestano bene alla costruzione di percorsi didattici che prevedano il loro utilizzo, sia nella fase di insegnamento/apprendimento, sia in quella elaborativa/valutativa. I giovani di oggi sono in genere ben disposti ad approfondire l'uso di questi strumenti e ad applicarli poi anche nello studio individuale.
Il loro utilizzo nella didattica quotidiana permette quindi al discente di acquisire un livello di competenze ed abilità adeguato agli scopi formativi che la scuola si propone.

Per raggiungere certi obiettivi bisogna comunque fornire preventivamente agli allievi le giuste conoscenze di base. Questo lavoro, nel mio caso, è stato eseguito in maniera consistente dall'ITP che svolge e supporta la formazione in laboratorio. Il training svolto da questa classe relativamente al software Pneusim ha dato buoni risultati ed ha quindi facilitato il mio successivo lavoro sui contenuti.

In questa lezione ho voluto quindi dare più spazio al lavoro di gruppo ed in particolare all'utilizzo del software di simulazione e di tutti gli altri strumenti di lavoro che ho ampiamente illustrato alla classe nelle lezioni precedenti (per esempio i fogli di calcolo in Excel).

Fornendo spunti di lavoro iniziali e lasciando poi svolgere i compiti in gruppo, ho avuto maggior possibilità di valutare il grado di apprendimento e la competenza raggiunte dagli allievi in queste lezioni. Il mio ruolo, anche in questo caso, è stato quello di coordinare il lavoro e dare supporto a chi ne aveva bisogno.

Qui di seguito riporto le soluzioni del primo esercizio con la sequenza simulata che mostra lo stato delle uscite del circuito in funzione dello stato degli ingressi. Quasi tutti i gruppi di lavoro sono arrivati alla giusta soluzione!

L'esercitazione è stata utile come prova formativa sia per gli allievi, che hanno potuto sperimentare sul campo gli aspetti teorici, si a me che ho valutato il loro lavoro in tempo reale. Nel ruolo di osservatore, scrutando gli allievi mentre lavorano, ho potuto notare che tra i vantaggi offerti da queste tecnologie vi è il fatto che, in fase di sperimentazione, è consentito sbagliare. L'errore non è penalizzante, ma attraverso di esso lo studente è messo nella condizione di poter verificare le proprie conoscenze e darsi delle risposte. In un contesto virtuale come quello offerto da questi strumenti quindi l’apprendimento è nelle mani dell’utente, l'insegnante ha il compito di creare le condizioni adatte e l'ambiente affinchè ciò si verifichi.

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